giovedì 19 febbraio 2015

Il capo cosparso di cenere


Ho sempre difeso Rafael, in molti casi da critiche assolutamente pretestuose, ma sono ormai tre partite che fa un errore che ci costa una rete. La settimana scorsa mi chiedevo se il giocatore non stesse crollando psicologicamente e se a sto punto Benitez non facesse bene a sostituirlo per evitare che prima o poi un suo errore non fosse recuperabile dalla squadra. Purtroppo sabato c'é stato un altro grave errore del brasiliano e la squadra non ha avuto la forza di recuperare. La rete stavolta non puó essere condivisa con nessuno, l`errore è tutto suo, sarà stata la traietoria, il vento, la paura, qualunque cosa sia, ma l`errore é stato evidente. Certo il resto della squadra non è che abbia brillato, la partita la si è persa meritatamente, i rosanero han giocato decisamente meglio, ma se ormai Rafael non riesce piú a garantire buone prestazioni e se sopratutto la difesa lo ha abbandonato (nemmeno uno che lo avesse rincuorato dopo l`errore) allora il cambio con Andujar è necessario. Già stasera giocherà il portiere argentino in Europa League , anche se il dubbio che Benitez contro il Sassuolo voglia riproporre Rafael per dimostrare la sua fiducia resta.
Qualcuno ha detto che non si mette da parte il brasiliano per non perdere l'investimento fatto su di lui, ma se nel caso non dovessimo andare in Champions League per il secondo anno di seguito, quanti soldi perderebbe il Napoli?
Quel che piú mi spiace è che ci avevo creduto in Rafael, avevo visto delle buone pontenzialità in lui, ma evidentemente mi sbagliavo (anche se in cuor mio, in fondo, ma molto in fondo, una speranza che il portiere brasiliano si riscatti c'é ancora).
Per punizione per il mio errore mi cospargo la testa di cenere e mi autocrocifiggo in sala mensa, di piú non posso, anche perchè per fortuna non sono io l`allenatore del Napoli.

lunedì 9 febbraio 2015

Lo strano caso di Dr. Rafael e Mr. Cabral





La partita di ieri mi ha dato la definitiva prova, per curare l`infortunio al ginocchio della passata stagione Rafael ha preso qualche strano intruglio che abbia scisso la sua personalità sportiva  in Dr. Rafael e Mr. Cabral.
Il primo, sicuro di se, buon protagonista tra i pali (vedi parata su Allan e la punizione di Fernandes), addirittura un devoto credente con preghiera ben in vista. Ma a 3 metri dalla linea di porta, si trasforma in Mr. Cabral, il ciuffo si fa scuro e dalla bocca spuntano denti da felino, ma sopratutto sugli occhi cala un velo che non gli fa vedere nulla, perchè solo cosí si puó spiegare come sia possibile che in due partite consecutive faccia due errori in uscita e generalmente in tutta la stagione gli errori in uscita sono stati diversi.
Ho sempre difeso Rafael http://ociucciochevola.blogspot.co.uk/2014/10/bersaglio-mobile-quando-le-cose-non.html , sopratutto quando è stato usato come capro espiatorio, caricato di colpe non sue perchè si viveva di nostalgia da Reina. Però che ci siano dei problemi è evidenti e sia la partita di Verona che quella di ieri li hanno evidenziati. Nei pali mi sembra essere un buon portiere con ottimi riflessi e buon senso della posizione, il problema sono le uscite.
Ad inizio stagione ci si lamentava che usciva poco a volte a ragione a volte molto meno come ad  esempio per la rete di Udine.  Ora ci si lamenta perchè esce troppo, lascia troppo la porta e svolazza allegro e beato nel campo come un novello Higuita. Il problema non è se esce troppo o troppo poco, il problema sono i tempi, diverse volte le uscite di Rafael sono fuori tempo, andando cosí a mancare clamorosamente il pallone.
La cosa è sicuramente migliorabile in allenamento anche se queste lacune restano sempre perchè la tempistica è difficile impararla e il momento in cui sbagli a prendere il tempo c`è sempre.
Questo comunque è legato poco o nulla sulla fiducia dei difensori che infatti tendono a far spazio alle uscite di rafael, ma mina molto la fiducia del brasiliano. Due errori in due partite di fila sono un brutto sintomo e se dovesse cominciare e non sentirsi sicuro potrebbe anche cominciare a valutare le tempistiche anche con la paura, cosa che non fa per niente bene. Continuo a pensare che Benitez fa bene ad inistere su di lui, anche perchè Andujar (che scarso non é) non mi sembra che faccia fare sto gran salto di qualità, darà un senso di tranquillità al tifoso, ma non è certo la reincarnazione di Lev Yashin e poi chi si deve sentire sicuro sono i giocatori in campo non certo i tifosi a casa o allo stadio. Peró è anche vero che se Rafael dovesse continuare con gli errori sarà il caso di trovare una soluzione,  anche facendo giocare il portiere argentino.

mercoledì 4 febbraio 2015

Del come si é cambiato in fretta le opinioni su Benitez

Restare fermi sulle proprie idee non cambiandole mai e non affrontando il confronto è sintomo di stupiditá e quindi non si puó certo puntare il dito su chi, capito di aver errato, cambia opinione.
Peró c`é anche modo e modo. Ad inizio stagione, dall`eliminazione contro l`Athletic, Benitez é stato bersaglio di critiche anche feroci, "non ha capito il calcio italiano" era una delle piú gettonate. Lui calmo e serafico ha sempre difeso le sue idee (a dire il vero in alcune occasioni cambiarle leggermente non sarebbe stato un peccato mortale). Ma su una cosa è sempre stato sicuro, la rotazione dei giocatori, perchè come lui stesso dice, "non voglio nuotare per morire sulla spiaggia". 
La rotazione dei giocatori a Napoli ma sopratutto a certi giornalisti è un po indigesta, Noi che veniamo da anni di titolarissimi (figura mitologica metà giocatore metà divinità che gioca anche se è di una scarsezza allucinante o se è fuori forma perchè i panchinari sono i servi della gleba), vedere giocatori messi in discussione e "addirittura" in panchina , ci siamo sentiti un po sperduti,.. vabbé non proprio tutti, tutti, eh.
Le vedove quindi hanno attaccato molto su questo punto e finchè i risultati erano altalenanti potevano esercitarsi nella loro attività migliore, il pianto del ricordo, il "era meglio quando c'era" The Innovator, lui si che senza grandi campioni(?) aveva ottenuto risultati stra-or-di-na-ri.
Cosa è successo da allora a ieri? che il Napoli ha vinto tre partite di seguito e quindi Viva Benitez e Viva il turnover. Ma sinceramente ad inizio stagione le sconfitte contro Chievo ed Udinese furono meritate? La squadra giocó male? In due partite prendemmo in pratica due tiri a porta subendo due reti. Contro i clivensi ci fu la partita dei famosi 33 tiri azzurri, contro l`Udinese dieci ed in entrambe le occasioni uscimmo sconfitti. Il merito è del turn-over? del modulo? di come gioca il Napoli? Secondo me no e lo sa anche Benitez ma  la differenza è solo maggiore convinzione dei propri mezzi e una forma fisica migliore.
Vero é che in alcune partie abbiamo permesso recuperi imbarazzanti come al Palermo ed al Cagliari, ma anche quelle partite sono state marchiate da errori tattici o di turn over?
Intanto il posto al caldo sul carro del vincitore in alcuni lo stanno giá prendendo, se poi dovesse andare male, son sempre pronti a fare il carpiato all`indietro e dire "lo avevo detto io"...





lunedì 26 gennaio 2015

Eppur si muove... lo stadio




Sembra esserci finalmente una intesa tra Comune e SSC Napoli sullo stadio. De Laurentiis e De Magisris hanno rilasciato interviste al Il Mattino in cui dichiarano che a giugno si potrebbe già partire per la ristrutturazione del San Paolo. Ebbene si, anni di litigate, accuse reciproche, carte bollate, soldi non dati, ultimatum e delibere hanno partorito il classico topolino. Niente nuovo stadio simile al Sam Mames o all`Alianz Arena, ma un rifacimento diviso in trenta punti che dovrebbe portare lo stadio ad essere piú sicuro e funzionale.
Dovrebbe restare la pista di atletica leggera, lasciando ancora i tifosi lontani dal campo, quindi penalizzando sia la visione della partita a chi siede piú in alto, sia l`effetto che il grido del San Paolo potrebbe avere sugli avversari, e perchè no anche sui nostri giocatori come diceva D10.

Ho giocato al San Paolo, non posso aver paura di nulla

In pratica spazzate  via tutte la parole sullo Jstadium (obsoleto), sul modello Udinese (ne averemo uno piú avanzato),  ma la cosa era anche comprensibile, uno stadio nuovo sarebbe costato circa 120 milioni (ad essere stretti), mentre per la ristrutturazione ne bastano 20 in due anni. La differenza c`è ed é sostanziale, del resto lo ha detto proprio De Magistriis

le alternative erano due: presentare un progetto da 80/100 milioni per un nuovo stadio oppure investire circa 20 milioni di euro per dare nuova linfa ad un San Paolo in pessime condizioni


Personalmente per come ha gestito De Laurentiis la squadra non mi aspettavo niente di piú che la strada piú economica, ma qui non c’entra niente il FPF, perchè i costi per le strutture non vengono conteggiati, proprio per incentivare la costruzione di nuove strutture che facciano crescere il fatturato delle società.
Certo è che lo stadio rifatto con ristoranti, museo, attivitá commerciali, magari il tour della struttura quando non ci sono partite, fará salire il fatturato della SSCN, ma da quello che si legge sulla possibile realizzazione del restyling sembra che sarà una ennesima occasione persa. Il rifacimento ex-novo dello stadio sarebbe stato sicuramente piú dispendioso ma sarebbe anche stato un investimento a lungo termine che avrebbe fruttato al Napoli anche piú introiti.
A questo punto non ci resta che attendere la presentazione ufficiale del progetto che comprenderà anche la zona antistante lo stadio e tirare le prime conclusioni.

venerdì 23 gennaio 2015

Coppa Italia quando E non é uguale a mc²



Il Napoli passa il turno di Coppa italia contro l`Udinese soffrendo oltremisura contro una squadra “B” in dieci uomini da metá secondo tempo, riuscendo nell’”impresa” solo ai rigori. Vero é che pure i jeansati erano in formazione largamente rivoluzionata con il duo centrale Henrique, Britos (brr), con l’esordio dal 1`di Gabbiadini ed in totale 7 elementi diversi rispetto alla sfida contro la Lazio, ma comunque troppa le difficoltà e poca la voglia (almeno questo traspariva dal gioco). Potrei parlare della eccezzionale prestazione di Britos che mi ha eccitato a tal punto che il viagra mi sarebbe servito per abbassare la pressione, ma non è della partita di ieri che volevo scrivere ma della Coppa Italia.
Un rigore generosamente concesso alla Roma nei supplementari contro l`Empoli e le successive parole dell`allenatore (napoletano)  Sarri  hanno scoperchiato il vaso di Pandora o meglio hanno fatto scoprire che esiste l`acqua calda.

Mi dispiace per i ragazzi, ma a me della Coppa Italia importa poco. È una manifestazione antisportiva, perchè ci sono squadre che entrano a metà competizione, inconcepibile


Se lo avesse detto solo Sarri forse la cosa sarebbe finita li, in fondo è l`allenatore dell’Empoli,  ma anche Benitez ha spiegato che la coppa cosí com`é non ha appeal e bisognerebbe guardare alla FA Cup per avere un modello di riferimento.
Su questo concordo pienamente, non è solo il problema dell`ingresso al quinto turno a svilire la coppa ma anche il fatto che le prime otto squadre della Serie A del campionato precedente giocheranno sempre in casa contro le formazioni che invece si sono classificate peggio. Quindi otto squadre entrano direttamente agli ottavi e giocano in casa una partita secca quante possibilità ci sono che perdano? Questa stagione sono passate 7 su 8 (solo il Torino é uscito battuto dalla Lazio) cosí come nella stagione 2013/14 (Catania battuto dal Siena), nel 2011/12 e 2012/13 6 su 8 mentre nella stagione 2010/11 tutte e otto passarono, in pratica nelle ultime 5 edizioni su 40 posti ai quarti di finale a disposizione 34 sono andati alle “magnifiche otto”.  In pratica con questa formula il successo del Napoli nel 1962 non avrebbe mai avuto luogo perchè oltre a far visita al Torino ed alla Roma avrebbe incontrato fuori casa anche Sampdoria e Mantova, quattro vittorie consecutive di una squadra di B in casa di una di A rasenta l’impossibile.
Che le prime della Serie A siano piú forti é un dato di fatto ma spingerle facendole sempre giocare in casa é controproducente, le piccole sanno che giocheranno sempre in trasferta e quindi niente introiti,  sanno che se vogliono tentare di vincere il trofeo dovranno fare una serie di imprese indicibili e poi rischiare magari di retrocedere o (se non sono in A) di mancare una promozione per aver sprecato energie, invece se sapessero che con un po di fortuna il sorteggio gli porta in casa una formazione di prestigio avrebbero sia la motivazione di fare l`impresa sia un incasso aggiuntivo. Cosa produce la formula attuale? Che le piccole snobbano la coppa e  le grandi sino ai quarti o peggio alle semifinali schierano le riserve, i tifosi non vanno allo stadio, i diritti TV sono venduti per un sacchetto di noccioline e l’interesse internazionale è uguale a quello che ha un adulto con pollice opponibile per Bieber.
La FA Cup citata da Benitez è la competizione che coninvolge tutto il movimento calcistico inglese, partono in piú di 700, ovviamente le squadre delle serie superiori entrano un po alla volta. Quelle ecquiparabili alla nostra Lega Pro entrano dopo 6 turni di qualificazioni, quelle equiparabili alle nostre A e B entrano dai trantaduesimi, sorteggio libero possono essere sorteggiate anche due squadre di Premier League come succeso per Arsenal-Hull e puoi capitare o in casa o in trasferta ad esempio in questa edizione il Liverpool ha giocato e vinto, in casa del Wimbledon ora in quarta categoria.Questa formula, che è molto simile anche in Germania ed in Francia,produce incertezza ed interesse nela competizione, oltre ad un attenzione maggiore dei media internazionali quando c’é la favola della piccola che arriva in fondo battendo le corazzate milionarie un esmpio su tutti il Calais nel 2000.
L`unica cosa che abbiamo copiato dall’Inghilterra (e dalla Francia) é il format della finale che si gioca sempre all`Olimpico di Roma cosí come in Inghilterra al Wembley ed in Francia allo Stade de France, ma con il piccolo particolare che quelli sono due stadi realmente neutrali a prescindere da chi arriva in finale, l’Olimpico se in finale ci vanno Roma o Lazio... NO!
Quindi cambiare format, inserendo tutte le squadre professionistiche e perché no anche alcune dilettanti con sorteggio senza vincoli darebbe piú interesse alla coppa e si potrebbe sfruttare questa competizione per far emergere in Italia ed all’estero realtà poco conosciute ma di grande interesse. Del resto é impossible far si che la coppa abbiamo meno richiamo di ora.
Per lo stadio della finale, visto che la Roma ha presentato un progetto per una sua struttura e Lotito dice che lo fará anche per la Lazio, perchè, sino al completamento di quegli impianti, non si fa come per le finali di CL ed EL assegnando la partita ogni anno ad una cittá diversa che ha manifestato interesse all’evento per poi tornare all`Olimpico quandi diventerà realmente neutrale? 


Edit: Proprio questo fine settimana ci sono stati alcuni risultati clamorosi in FA Cup (si fine settimana perchè in Inghilterra si fermano i campionati per giocare la coppa...). Il Chelsea è stato battuto in casa dal Braford squadra di League One, Anche il Man City è stato battuto in casa dal Midlesbrough, squadra di Championship. Inoltre il Manchester United non è andato oltre lo 0-0 in casa del Cambridge, squadra di League Two cosí come il Liverpool contro il Bolton, squadra di Champioship, all`Anfield, quindi entrambe dovranno giocare il replay a campi invertiti 

martedì 30 dicembre 2014

Il Napoli arabo, evaporato come neve al sole




Che fine hanno fatto gli arabi?  Ad ottobre giornali cartacei ed online erano pieni di notizie, dettagli e conferme a mezza voce sull’interessamento di Al-Thani al Napoli. Dopo la supercoppa Italiana giocata a Doha (che coincidenza...) ci sarebbe stato l’annuncio, dell`acquisto totale o parziale, a fettine sottili sottili della SSCN. Non conta che come scritto in un post precedente  la cosa era verosimilmente un bufala e di quelle che fanno mozzarella DOP, le notizie per giorni si sono susseguite incontrollate sino alla vigilia della partita al Meazza contro l`Inter. Finita la partita di supercoppa chi ha pensato al nuovo presidente? Impegnati a rallegrarsi della vittoria, a rammaricarsi per punti buttati nel WC contro squadre nettamente inferiori ed a prendere per i fondelli chi tifa juve (ma comm se fa). Poi sono arrivate le feste e stai a vedere che tra tutte le cibari ingurgitate ed ai litri di alcohol assunti  c`era chi pensava allo sceicco che a cavallo di un bianco cammello ci risvegliava dal sonno con un bacio al petrolio e ci portava trionfanti sul tetto del mondo?
Ma le feste son finite, i trigliceridi ed il colesterolo sono arrivati a vette cosí alte che persino Mesner non avrebbe il coraggio di scalare, si é ritornati al lavoro (per chi c’é l’ha) o comunuqe si è avuto il tempo di poter pensare di nuovo al calcio e quindi a molti una domanda sará sorta, ma lo sceicco dove sta?
Non credo si sia perso per strada, ormai il fatidico dopo Juventus-Napoli è passato da otto giorni e da allora solo silenzio. De Laurentiis ha confermato piú volte che non si sarebbe mai disfatto del Napoli al massimo lo faranno i suoi figli se non lo sapranno gestire, addirittura sono uscite fantasiose idee sull`azionariato popolare (di una squadra senza azioni..) , ma del fantomatico petrolricco nulla. Quello che mi colpisce è che da parte di chi ha montato questa storia non c’é stata nessun tentativo di cadere in piedi inventadosi una marcia indietro o problemi burocratici che in italia trovi a josa, ma il silenzio. Cosí chi ha inventato di sana pianta una notizia, scorrazzando per dieci giorni con contorni di acquisti di pallazzi a Posillipo, progetti tecnici (Klopp)  e di merchandising (Nike) se la cava cosí con l’oblio, tanto la memoria è corta sulle cose importanti figuriamoci su quelle futili come il calcio. Il problema é che ora si riparte con altre storie inventate, per esempio il buco al ginocchio di Zuniga, a detta di chi ha visto le  lastre,  ma la domanda é, chi le ha viste? La SSCN ha addirittura dovuto rilasciare un comunicato in cui specifica che, come ovvio, nessuno puó visionare informazioni mediche dei propri tesserati visto che sono coperte da privacy.  Il fatto é che purtroppo c`è chi pur di vendere o di avere vvisibilità si inventa di tutto anche senza nessun filo logico con la realtà. Ma si sa la logica in questo mondo non è di casa.

martedì 23 dicembre 2014

Si ri-parte



Una vittoria é sempre una vittoria, peró se é contro la Juventus il gusto ci guadagna se poi la vittoria coincide con l'assegnazione di un trofeo, diventa quasi goduria. Con la conquista di una coppa  (anche se di secondaria importanza come la supercoppa) restare giú dal carro del vincitore é un po triste ed allora, Benitez diventa il re di coppe (10 in carriera), Gargano diventa il nostro gladiatore, Higuain é da sempre legato ai colori azzurri,Hamsik ritorna ad essere il nostro capitano e Rafael il messia dei rigori, solo perché l'errore di Albiol e Koulibaly é stato troppo evidente che nessuno si é azzardato a parlare di difesa perfetta, altrimenti...
Resta il fatto che la parttia non l`abbiamo vinta ma solo pareggiata, sotto per due volte ed entrambe le volte consapevoli di poter raddrizzare il risultato, alla faccia della squadra molle come il suo allenatore. Ieri Benitez ha letto benissimo la partita, Hamsik tra le linee libero di muoversi ha non solo preso un palo e sfornato due bellissimi assist per Callejon ed Higuain che purtroppo non hanno trasformato in rete, ma ha difatto annullato Vidal che lo ha dovuto seguire fino alla sostituzione scomparendo dalle azioni offensive bianconere. Poi la decisione di puntare su Ghoulam in fase offensiva quando la Juventus aveva scelto proprio la fascia dell` algerino per attaccare, visto che De Guzman non fa la fase difensiva o comunque non la fa come Callejon. Con le folate di Ghoulam Allegri é stato costretto a mettere Pereyra dalla sua parte (togliendo Pirlo in grossa difficoltá su Hamsik).
Higuain si era ritrovato nel centro del ciclone, Zapata era partito titolare giá tre volte, non segna da tempo, é svogliato, vuole andarsene, non é un leader, alcune delle critiche, ma spesso ci si dimentica che si sta parlando di un campione e che quando é in forma puó fare male, come ha fatto in Qatar, in piú ha tenuto ha sottolineare che lui gli attributi li ha e pure grossi, come mimato in occasione del 2-2

Higuain mostra le sue pelotas

Ma sono due i giocatori che molto probabilmente ieri hanno guadagnato (spero definitivamente) la stima dei tifosi e cioé Gargano e Rafael. L'uruguagio ha recuperato una marea di palloni, riuscendo anche a non buttarli via, ma costruendo azioni anche interessanti e poi ai rigori si é preso la responsabilitá di tirare il primo dopo la serie dei cinque visto che nessuno se la sentiva. Da piccolo avrá anche preso l'Inter alla play, ma da “grande” ha buttato l'anima in campo per il Napoli. Il brasilaino invece ha avuto l'unica colpa di essere ilcaprio espiatorio del momento. I suoi errori li ha fatti, ma poi si é cominciato, come al solito, ad esagerare, ad addossargli colpe non sue, la difesa non gioca bene? Colpa del portiere che non da sicurezze (a chi?), cross al limite dell'area? Rafael non é uscito, Higuain sbaglia una rete? Rafael non lo ha saputo motivare... peró ieri a parte I rigori (che sono una cosa particolare, lo cantava anche De Gregori) ha fatto un paratone nel primo tempo su Tevez e poi é stato padrone della sua area di rigore.
Ora sarebbe il momento di non esaltarci troppo e di lavorare duramente, questo trofeo deve essere un punto di partenza, magari si rivedranno tante persone allo stadio, perché se é vero che il mercato estivo é stato deludente é anche vero che I tifosi dopo l'eliminazione dalla CL si sono comportati da juventini abbandonando la squadra. Bisognerebbe cominciare a diffidare da chi critica tutto e tutti a prescindere, le critiche ci stanno perché nessuno é perfetto, peró é vero che spesso Napoli sembra votata all'autodistruzione e non all' esaltazione delle proprie eccellenze (ovviamente non solo nel calcio), del resto queste sono cose che diceva il grande Nino Taranto giá anni fa.